La Regione nega alle province l’apertura di un tavolo Istituzionale sulle questioni finanziarie

La Regione nega alle province l’apertura di un tavolo Istituzionale sulle questioni finanziarie

L’UPI Marche (l’Unione delle Province) e le Province marchigiane esprimono tutta la loro indignazione per l’atteggiamento ostruzionista dimostrato dalla Regione Marche nei confronti dell’Associazione e degli Enti. Da mesi infatti la Regione a seguito di numerosi solleciti non concede incontri e non risponde alle comunicazioni inviate. L’UPI Marche nei mesi scorsi aveva richiesto ufficialmente al Presidente Acquaroli e all’Assessore Brandoni l’apertura di un tavolo istituzionale per affrontare le tematiche finanziarie che sono di pertinenza delle cinque Province marchigiane.

Le richieste riguardano nello specifico: le quota dei rimborsi derivanti dalle funzioni non più fondamentali che le Province sono state costrette a svolgere anche quando le funzioni erano state trasferite alla Regione a seguito della Legge Delrio e successiva legge regionale attuativa, il rimborso della tassa sull’usura del manto stradale che secondo il codice della strada spetta agli enti proprietari delle strade e dunque, per quelle provinciali, alle Province, i proventi delle sanzioni per gli scarichi idrici anche questi spettanti alle Province. La questione più spinosa riguarda però la convenzione per la vigilanza ittico venatoria, funzione riallocata dalla Regione Marche alle Province. A seguito del mancato rinnovo della convenzione, scaduta il 31/12/2023, attualmente sono infatti i cinque Enti che anticipano gli stipendi e i costi di gestione degli addetti al servizio di vigilanza.

“L’UPI Marche da tempo chiede di discutere alla Regione Marche con lettere ufficiali e solleciti telefonici queste importanti questioni – ha dichiarato il Presidente UPI Marche Giuseppe Paolini – In questi mesi abbiamo atteso e dimostrato spirito di collaborazione ma arrivati a questo punto non intendiamo più aspettare. La mancata risposta alle nostre richieste è un gesto inaccettabile e lesivo della nostra dignità. I Bilanci provinciali sono in forte sofferenza e riteniamo che sia corretto che i fondi che le cinque Province hanno anticipato in questi anni ci vengano restituiti. La Regione Marche deve prendersi le proprie responsabilità e per questo chiediamo a gran voce l’immediata convocazione del tavolo istituzionale tra i vertici della Regione e quelli delle Province, poiché la nostra pazienza è oramai finita”.